IL PRODOTTO
Il Mei Tibis è una rivisitazione piemontese del famoso biscotto digestive tanto amato dal popolo britannico e diffuso ormai in tutto il mondo.
Questa versione langhetta – il prodotto è realizzato ad Alba, capitale delle Langhe – è assolutamente da provare per il perfetto equilibrio tra dolce e salato e per l’eccezionale gusto delle farine utilizzate.
Il digestive venne creato per la prima volta in Scozia nel lontano 1839.
A idearlo furono due dottori che cercavano effettivamente di realizzare un prodotto che potesse coadiuvare la digestione: da qui il nome.
Ora, a prescindere dalle reali proprietà digestive di questo tipo di biscotto, possiamo certamente garantire che, con una buona tazza di tè e qualche Mei Tibis, si digeriscono sicuramente meglio le eventuali avversità di una dura giornata lavorativa.
Provare per credere!
IL TERRITORIO
Il territorio di produzione dei Mei Tibis è Alba, essendo una dolce invenzione del pasticciere Gianfranco Tibaldi di Alba (CN – Italia).
GLI INGREDIENTI
Burro, farina di avena 19%, farina di farro 18%, farina di frumento tipo 2 18%, zucchero di canna, latte, sale, bicarbonato di sodio.
BURRO
Il burro è delle Fattorie Fiandino di Villafalletto – Piemonte – Italia.
Un burro prodotto con panna riposata 72 ore, ricavata esclusivamente da latte di vacche di razza Bruna Alpina allevate all’aperto.
FARINE
Le farine, solo biologiche, vengono acquistate da due mulini d’eccellenza.
Il Mulino Marino Felice di Cossano Belbo – Piemonte – Italia.
Un mulino insignito del titolo di eccellenza artigiana dalla Regione Piemonte, che produce farine biologiche con macinazione a pietra naturale.
Il Mulino Sobrino di La Morra – Piemonte – Italia, che produce farine utilizzando le più pregiate varietà di grano tenero di Langa e partecipa ad un progetto di ricerca volto a ritrovare ed a riutilizzare vecchie varietà autoctone di grani teneri.
ZUCCHERO DI CANNA
Viene acquistato dalla Soc. Coop. Sociale Libero Mondo di Bra, prestando attenzione non solo alla qualità del prodotto, ma anche alla sostenibilità ed eticità della produzione.
BICARBONATO
E’ un elemento naturale che viene spesso utilizzato in pasticceria come agente lievitante. Viene prodotto anche dal nostro corpo, allo scopo di neutralizzare l’acidità dei succhi gastrici.
IL PRODUTTORE
Il biscotto digestive Mei Tibis è prodotto dal maestro pasticciere Gianfranco Tibaldi nel suo ‘Laboratorio di pasticceria artigianale Tibo’, sito in strada dei Magliani, 47 Frazione Scaparoni ad Alba – Piemonte – Italia.
Nel suo piccolo laboratorio vengono realizzati, oltre ai prodotti della tradizione piemontese, prodotti unici come questo.
L’estro di questo pasticciere ha dato vita ad una versione tutta locale di un biscotto di fama mondiale.
Gianfranco Tibaldi non transige sull’alta qualità delle materie prime e tutto viene ancora prodotto da lui, assolutamente a mano, con grande passione.
LA LAVORAZIONE
Per realizzare i Mei Tibis si parte con il miscelare la farina di avena, la farina di farro e farina di frumento tipo 2.
Alle tre farine vengono poi aggiunti il bicarbonato di sodio, lo zucchero di canna, il burro a temperatura ambiente ed infine il latte in cui è stato sciolto del sale.
L’impasto viene lavorato per 8 minuti, quindi lasciato riposare al fresco per circa 30 minuti.
Si procede poi a stendere la pasta e a decopparla con apposti stampi di forma tonda e quadrata.
Ogni biscotto, così realizzato, viene quindi serigrafato a mano e poi cotto in forno per 19 minuti a circa 160° C.
PERIODO DI PRODUZIONE
Il biscotto digestive Mei Tibis è un prodotto continuativo che può essere acquistato e consumato tutto l’anno.
CONSIGLI
La durata media del Mei Tibis, assolutamente privo di conservanti, è di 180 giorni dalla data di produzione (si faccia comunque riferimento alla data scadenza indicata sul prodotto).
Questo gustoso biscotto è ottimo per colazioni e pause pomeridiane.
Gianfranco Tibaldi consiglia di gustarlo sorseggiando un buon tè, lasciandosi sorprendere dal gusto grezzo delle farine, dal dolce dello zucchero di canna e dall’inesorabile persistenza di un retrogusto leggermente salato.
Musica d’accompagnamento obbligatoria: ‘Delilah’ di Max Roach and Clifford Brown.